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Sonego trionfa a Metz, Bublik si perde dopo un set

A Metz è tornato il miglior Lorenzo Sonego, che ha fatto ballare i tifosi francesi.

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Fonte: Supertennis

Misurato, efficace, brillante. A Metz è tornato il miglior Lorenzo Sonego, che ha fatto ballare i tifosi francesi. Il torinese ha completato la miglior settimana del 2022. In finale ha battuto Alexander Bublik 76(3) 62 diventando il quarto italiano a conquistare un titolo ATP nel 2022. Dopo Matteo Berrettini (Stoccarda e Queen’s), Lorenzo Musetti (Amburgo) e Jannik Sinner (Umago), Sonego ha festeggiato nell’ATP 250 francese il suo primo titolo sul cemento. Finora, infatti, nel circuito maggiore aveva trionfato nel 2019 ad Antalya sull’erba e nel 2021 a Cagliari sulla terra rossa.

Risultato che lo riporterà in Top 50, al 44° posto nel ranking ATP. Ovvero, appena tre posizioni sotto Bublik che ha perso la sesta finale sulle sette disputate in carriera.

SONEGO CONQUISTA METZ: COME È ANDATA LA FINALE:

Secondo italiano in finale nel torneo, Sonego ha salvato tre palle break consecutive nel quinto game, da 2-2 0-40. Bublik è bravo a prendere campo e accorciare lo scambio per salvare un primo set point nel primo parziale (4-5 30-40) ma il torinese è più lucido, preciso, brillante nei punti decisivi del tiebreak. 

Il kazako è timido nell’approccio di diritto che permette a Sonego di contrattaccare e firmare il minibreak del 4-3 che indirizza il tiebreak. Il torinese si esalta, difende e affonda con il diritto con la stessa efficacia mentre Bublik chiude il set tra volée sbagliate, palle corte affrettate e un ultimo diritto lungo di almeno mezzo metro. Nei punti che hanno deciso il set, l’intraprendenza di Sonego, dunque, ha fatto la differenza rispetto alla precipitazione e all’apparente casualità delle scelte di Bublik.

Copre meglio il campo Sonego, con il passare dei game, guadagna convinzione e la qualità del suo tennis parallelamente sale. Poi, Bublik perde la testa. Protesta perché Sonego avrebbe impiegato troppo tempo a chiedere la verifica del segno, infila un servizio da sotto dopo l’altro poi sulla palla del doppio break per l’azzurro impugna la racchetta al contrario e colpisce una volée con il manico. Sonego ringrazia e sale 4-1, il pubblico fischia, Bublik ride e si inchina verso i tifosi che gli mostrano una crescente disapprovazione.

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TOP 5 CURIOSITÀ SUL TENNIS

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Photo: Google

Il tennis è uno degli sport più longevi del mondo, ed è pieno di aneddoti e curiosità che sicuramente sfuggono agli appassionati.

ECCO 5 CURIOSITÀ SUL TENNIS:

  • 1. Perché le palline da tennis sono gialle

Dal 1972 il colore obbligatorio nei tornei è optic yellow, un giallo fluorescente che è stato scelto per permettere agli spettatori televisivi di vedere le palline durante i match, cosa che, prima di quell’anno, era molto difficile perché le palline erano bianche, quindi praticamente inesistenti agli occhi di un telespettatore.

  • 2. Qual’è stato il match più lungo della storia

Gli incontri di tennis durano fino al raggiungimento di un certo punteggio e non sono limitati temporalmente, quindi possono andare avanti molte ore. Ad oggi il record per il match più lungo va all’incontro tra Nicolas Mahut e John Isner, durante il primo turno dell’edizione di Wimbledon 2010, che durò 11 ore e 5 minuti e che vide trionfare l’americano Isner.

  • 3. Di chi è il servizio più veloce?

Il 12 maggio 2012, durante il match contro il bielorusso Uladzimir Ihnacik nel torneo Challenger di Busan in Corea del Sud, il tennista australiano Samuel Groth ha fissato il nuovo record di velocità al servizio, con una prima a circa 263 km/h, superando il precedente record appartenuto ad Ivo Karlović di 251 km/h.

  • 4. Perché prima di servire i tennisti controllano la pallina

Il tennis è uno sport in cui anche la più piccola variabile può influenzare il gioco, per cui i tennisti, prima di servire, controllano che non ci siano segni di logoramento sulla superficie della pallina che potrebbero farla volare in una direzione imprevedibile o farle perdere la regolarità di rimbalzo sulla superficie del campo. Ecco perché la pallina appena battuta durante i propri turni di servizio tendenzialmente viene scartata.

  • 5. Quanto c’è di gioco effettivo in un intero incontro

La maggior parte di un incontro di tennis è costituito dalle preparazioni al servizio e dalle pause di gioco, mentre il gioco vero e proprio ricopre meno del 20 % dell’intero incontro. Ad esempio, in un match di due ore, la palla in media è in gioco per non più di 30 minuti.

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SINNER CAMPIONE: VINCE GLI ATP DI PECHINO

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Photo: Quotidiano Sportivo

Prima vittoria per l’altoatesino contro il russo Medvedev dopo i 7 incontri e quel gesto antipatico del russo alle Finals di Torino nel 2021 dove, dopo un 6-0, sbadigliò in faccia all’allora vent’enne Sinner come a dire “Tutto qui?”

Il tennista Italiano risponde oggi con una vittoria in 2 set, vinti entrambi per 7-6, mettendosi esattamente alle spalle del russo in classifica,posizione già conquistata nella vittoria in semifinale contro Alcaraz.

Simpatico Panatta sui social che in un video messaggio dice:

“Sinner ha battuto, anzi ha preso proprio a ‘pallate’ Alcaraz a Pechino ed è in finale, ma soprattutto ha raggiunto il n.4 della classifica mondiale, come feci io tanti anni fa, e mi ha eguagliato. Non ci crederete ma sono molto contento, per lui perché è un bravissimo tennista e mi dicono che è anche un bravissimo ragazzo e finalmente non mi chiamerete più”.

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