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Tennis

Andreas Seppi annuncia il ritiro

Il 38enne altoatesino pronto a lasciare dopo tanti anni di onorata carriera.

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Fonte: Ansa.it

Il tennista altoatesino ha annunciato la decisione di chiudere la sua carriera in un’intervista a Rai Südtirol.

Il ritiro arriva dopo vent’anni di carriera sportiva ad alto livello, durante i quali ha vinto tre titoli Atp (Eastbourne, Belgrado e Mosca). Per diversi anni numero 1 del tennis in Italia, nel 2013 è stato per breve tempo anche il numero 18 al mondo.
    “Prima o poi arriva la fine per tutti e a 38 anni non credo ci sia da vergognarsi”, ha detto a Rai Südtirol Seppi che ha maturato la decisione di chiudere la carriera quest’anno.
    Proprio come Roger Federer contro il quale ha ottenuto la sua unica vittoria nel 2015, al terzo turno degli Australian Open.
    “Non so se sia stata una fortuna o una sfortuna aver giocato nell’era di Roger Federer”, ha detto ancora nell’intervista il tennista di Caldaro che vuole giocare la sua ultima partita nelle prossime settimane, all’Atp 250 Tennis Napoli Club o al torneo Challenger in Val Gardena.

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TOP 5 CURIOSITÀ SUL TENNIS

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Photo: Google

Il tennis è uno degli sport più longevi del mondo, ed è pieno di aneddoti e curiosità che sicuramente sfuggono agli appassionati.

ECCO 5 CURIOSITÀ SUL TENNIS:

  • 1. Perché le palline da tennis sono gialle

Dal 1972 il colore obbligatorio nei tornei è optic yellow, un giallo fluorescente che è stato scelto per permettere agli spettatori televisivi di vedere le palline durante i match, cosa che, prima di quell’anno, era molto difficile perché le palline erano bianche, quindi praticamente inesistenti agli occhi di un telespettatore.

  • 2. Qual’è stato il match più lungo della storia

Gli incontri di tennis durano fino al raggiungimento di un certo punteggio e non sono limitati temporalmente, quindi possono andare avanti molte ore. Ad oggi il record per il match più lungo va all’incontro tra Nicolas Mahut e John Isner, durante il primo turno dell’edizione di Wimbledon 2010, che durò 11 ore e 5 minuti e che vide trionfare l’americano Isner.

  • 3. Di chi è il servizio più veloce?

Il 12 maggio 2012, durante il match contro il bielorusso Uladzimir Ihnacik nel torneo Challenger di Busan in Corea del Sud, il tennista australiano Samuel Groth ha fissato il nuovo record di velocità al servizio, con una prima a circa 263 km/h, superando il precedente record appartenuto ad Ivo Karlović di 251 km/h.

  • 4. Perché prima di servire i tennisti controllano la pallina

Il tennis è uno sport in cui anche la più piccola variabile può influenzare il gioco, per cui i tennisti, prima di servire, controllano che non ci siano segni di logoramento sulla superficie della pallina che potrebbero farla volare in una direzione imprevedibile o farle perdere la regolarità di rimbalzo sulla superficie del campo. Ecco perché la pallina appena battuta durante i propri turni di servizio tendenzialmente viene scartata.

  • 5. Quanto c’è di gioco effettivo in un intero incontro

La maggior parte di un incontro di tennis è costituito dalle preparazioni al servizio e dalle pause di gioco, mentre il gioco vero e proprio ricopre meno del 20 % dell’intero incontro. Ad esempio, in un match di due ore, la palla in media è in gioco per non più di 30 minuti.

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Tennis

SINNER CAMPIONE: VINCE GLI ATP DI PECHINO

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Photo: Quotidiano Sportivo

Prima vittoria per l’altoatesino contro il russo Medvedev dopo i 7 incontri e quel gesto antipatico del russo alle Finals di Torino nel 2021 dove, dopo un 6-0, sbadigliò in faccia all’allora vent’enne Sinner come a dire “Tutto qui?”

Il tennista Italiano risponde oggi con una vittoria in 2 set, vinti entrambi per 7-6, mettendosi esattamente alle spalle del russo in classifica,posizione già conquistata nella vittoria in semifinale contro Alcaraz.

Simpatico Panatta sui social che in un video messaggio dice:

“Sinner ha battuto, anzi ha preso proprio a ‘pallate’ Alcaraz a Pechino ed è in finale, ma soprattutto ha raggiunto il n.4 della classifica mondiale, come feci io tanti anni fa, e mi ha eguagliato. Non ci crederete ma sono molto contento, per lui perché è un bravissimo tennista e mi dicono che è anche un bravissimo ragazzo e finalmente non mi chiamerete più”.

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